La meningite è un’infezione disabilitante e fatale, veicolata da diversi microrganismi, che può colpire chiunque, a qualunque età, in diverse forme cliniche. Le conseguenze perdureranno per tutta la vita; puoi evitare questa grave malattia grazie alla prevenzione.

Quali sono i sintomi della meningite negli adulti? Quando devo preoccuparmi?

La meningite si manifesta, di solito, con i caratteristici sintomi della “triade”:

  • febbre/mal di testa
  • rigidità nucale
  • stato mentale alterato/vomito

Negli adulti, la meningite appare, inizialmente, come una forte influenza. Il mancato, tempestivo, riconoscimento dell’infezione rappresenta una problematica importante perché, spesso, prima di portare il malato in ospedale passano ore preziose che potrebbero incidere in maniera decisiva sul decorso della malattia. Si stima che il 47% dei pazienti con meningite batterica si presenti in ospedale dopo meno di 24 ore dall’insorgenza dei sintomi 1 ritardando l’inizio della terapia specifica.

Sebbene la triade sia la manifestazione classica della meningite, è bene ricordare che:

  • il 95% dei pazienti mostra almeno due dei sintomi della triade 1,2
  • la triade è presente solo nel 41-51% dei pazienti e solo il 20-52% dei pazienti presenta il rash cutaneo, cioè la comparsa di macchie rosso-brune, tipico della meningite meningococcica 3.
  • i pazienti più anziani mostrano una minore probabilità di avere mal di testa e rigidità del collo mentre presentano stato mentale alterato e deficit neurologici focali (cioè alterazioni neurologici che colpiscono solo una parte del corpo o una funzionalità).1

Penso di aver riconosciuto i sintomi di una meningite: cosa faccio?

Se pensi di aver riconosciuto i sintomi di una meningite, è vitale raggiungere il più vicino ospedale nel più breve tempo possibile per iniziare una terapia antibiotica aggressiva sul paziente e una profilassi sui contatti stretti. La meningite batterica, infatti, può essere contagiosa per le persone che hanno avuto contatti ravvicinati e prolungati col malato.

Una volta in ospedale cosa succederà?

Al momento del ricovero in ospedale, bisognerà procedere velocemente a una conferma o a una smentita del sospetto di meningite mediante puntura lombare e prelievo del liquido cerebrospinale, l’unico metodo diagnostico certo in caso di meningite2. Tuttavia, data la quantità di tempo necessaria per avere i risultati di laboratorio, è possibile utilizzare una metodologia empirica che suggerisce al medico, in maniera rapida, il sospetto di una meningite: la valutazione dei segni di Kernig e Brudzinski. 1

Questi due metodi si basano sull’incapacità, del paziente con meningite, di eseguire movimenti semplici ma che, per lui, risultano molto dolorosi:

  • il paziente, da seduto, non è in grado di stendere le gambe mentre da disteso non riesce a flettere l’arto sul bacino a causa del dolore (segno di Kernig). 4
  • il paziente flette le ginocchia quando il medico prova a flettere il collo (segno di Brudzinski). 5

Sebbene il “metodo dei segni di Kernig e Brudzinski” sia in uso da almeno un secolo e aiuti il medico in una prima valutazione del paziente, recenti studi6, insieme alle raccomandazioni delle linee guida ESCMID (European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases) 3, hanno rilevato la sua bassa sensibilità diagnostica: un paziente che non presenta i segni di Kernig e Brudzinski  potrebbe comunque essere affetto da meningite. Questa evidenza conferma la puntura lombare unico metodo diagnostico certo in caso di meningite.

Come viene trattata la meningite in un paziente adulto?

In caso di sospetta meningite (presenza della triade, positività ai segni di Kernig e Brudzinski) la terapia antibiotica, va iniziata immediatamente, senza aspettare i risultati dell’esame del liquido cerebrospinale.

In caso di sospetto di meningite batterica dovrebbe anche essere iniziato, insieme all’antibiotico empirico, il trattamento con desametasone, un antinfiammatorio cortisonico, che riduce la perdita dell’udito e le conseguenze neurologiche. 2

In seguito, la terapia cortisonica può essere:

  • continuata, se confermato il sospetto di meningite batterica
  • sospesa, se diagnosticata una meningite di altra origine. 7

Quali sono le conseguenze della meningite in un adulto?

La meningite batterica è una malattia mortale, tuttavia se il paziente sopravvive le immediate conseguenze, a livello neurologico, possono impattare negativamente sulla qualità di vita della persona causando ritardi mentali e deficit cognitivi.8,9 È importante ricordare che gli effetti della meningite possono mantenersi per anni dopo la guarigione: a lungo termine, infatti, i sopravvissuti all’infezione, possono presentare anche deficit motori.8

Posso proteggermi dalla meningite anche da adulto?

Se sei un adulto e vuoi proteggerti dalla meningite puoi farlo vaccinandoti. La meningite non è una malattia dell’infanzia, chiunque può essere contagiato. La prevenzione contro questa terribile infezione aiuterà te e diminuirà la circolazione dei batteri all’interno della comunità, proteggendo indirettamente le altre persone, soprattutto i bambini.


Fonti

  1. Mount, H. R. & Boyle, S. D. Aseptic and Bacterial Meningitis: Evaluation, Treatment, and Prevention. Am. Fam. Physician 96, 314–322 (2017).
  2. Young, N. & Thomas, M. Meningitis in adults: diagnosis and management. Intern. Med. J. 48, 1294–1307 (2018).
  3. Beek, D. van de et al. ESCMID guideline: diagnosis and treatment of acute bacterial meningitis. Clin. Microbiol. Infect. 22, S37–S62 (2016).
  4. La rigidità del collo è il primo segno della meningite? Fondazione Umberto Veronesi https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/la-rigidita-del-collo-e-sempre-il-primo-segno-della-meningite.
  5. Brudzinski’s sign of meningitis: MedlinePlus Medical Encyclopedia Image. https://medlineplus.gov/ency/imagepages/19069.htm.
  6. Thomas, K. E., Hasbun, R., Jekel, J. & Quagliarello, V. J. The diagnostic accuracy of Kernig’s sign, Brudzinski’s sign, and nuchal rigidity in adults with suspected meningitis. Clin. Infect. Dis. Off. Publ. Infect. Dis. Soc. Am. 35, 46–52 (2002).
  7. Griffiths, M. J., McGill, F. & Solomon, T. Management of acute meningitis. Clin. Med. 18, 164 (2018).
  8. Hoogman, M., van de Beek, D., Weisfelt, M., de Gans, J. & Schmand, B. Cognitive outcome in adults after bacterial meningitis. J. Neurol. Neurosurg. Psychiatry 78, 1092–1096 (2007).
  9. Hoffman, O. & Weber, R. J. Pathophysiology and Treatment of Bacterial Meningitis. Ther. Adv. Neurol. Disord. 2, 1–7 (2009).

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